Un’ampia riflessione riguardante la continuità didattica, le motivazioni degli insegnanti, i docenti di sostegno e molto altro ancora, partendo dalla “Buona Scuola”, riforma complessiva del sistema scolastico, recentemente proposta dal Governo Renzi. E con un capitolo finale tutto dedicato a ciò che si dovrebbe fare, secondo Giulia Giani, per migliorare realmente l’inclusione degli alunni con disabilità Uno dei princìpi ispiratori della “ Buona Scuola ” – la riforma complessiva del sistema scolastico proposta dal Governo Renzi – esplicitato nell’intenzione di assumere a tempo indeterminato quasi 150.000 docenti attualmente precari, è quello di garantire finalmente “stabilità” al personale della scuola, e quindi quella “continuità didattica” che da lungo tempo pare negata alla scuola italiana. Espresso in questi termini, il principio parrebbe condivisibile; eppure ritengo che dietro l’apparente tutela della continuità, si celino meccanismi distorti che potrebbero portare un “buon